domenica 1 aprile 2012

Esuberi alla scuola materna: le (troppe) parole. E i fatti

L'Amministrazione comunale si è messa all'opera per trovare una soluzione. Ma bisogna tenere ben presente le responsabilità e le competenze. Soprattutto, bisogna evitare facili slogan propagandistici e di effetto immediato con il ritornello “a Cernusco non si investe sulla scuola…”. Perché i fatti (e i numeri) dicono esattamente il contrario.


di Maurizio Magistrelli, asssessore all'Istruzione

In questi giorni si sono spese molte parole – forse troppe – sulla vicenda degli esuberi della Scuola dell’Infanzia (senza dimenticare che parliamo innanzitutto di bambini); una situazione che ad oggi riguarda circa 30 famiglie cernuschesi in lista d’attesa.
E' fondamentale ricordare alcune informazioni indispensabili per cogliere la portata del problema, le responsabilità e le competenze, e le possibili vie d’uscita.
Nella Scuola dell’Infanzia di Via Buonarroti sin dall’anno scorso è disponibile ed arredata una nuova sezione (che si va ad aggiungere alle altre due già predisposte negli ultimi tre anni).
La copertura del personale docente, anche nella scuola dell’Infanzia, è a totale carico del Ministero della Pubblica Istruzione.

Tutte le scuole della città hanno trasmesso all’Ufficio Scolastico Provinciale la richiesta di insegnanti necessari per l’attivazione del prossimo anno scolastico.
A fronte della legittima richiesta delle famiglie di poter contare su alcune certezze già da subito, l’Amministrazione Comunale ha proposto l’attivazione di una “sezione ibrida” in accordo con la Direzione Didattica. Tale sezione potrà contare su risorse comunali (strutture, arredamenti, utenze ed un contributo ad oggi stimato in 5.000€), sulla disponibilità della Scuola (custodia, pulizie, raccordo con la programmazione didattica ordinaria) ma dovrà necessariamente prevedere un contributo economico anche da parte delle famiglie interessate e purtroppo oggi coinvolte.

Le continue strette di bilancio impongono ai Comuni un maggior rigore nell’utilizzo delle risorse disponibili; è necessario rispondere alle legittime esigenze dei cittadini senza però dover continuamente supplire alle carenze di altre istituzioni, in primis il ministero dell’Istruzione.

E’ certamente positivo assistere alla mobilitazione delle famiglie che si sentono “vittime” di scelte non loro, e quindi ben venga la nascita di gruppi, comitati ed altre organizzazioni. E’ altrettanto necessario ricordare però che questo Ente Locale si è attivato da subito nell’individuazione di percorsi e soluzioni realisticamente possibile dialogando direttamente con le scuole del territorio e con i loro organi collegali.

Il confronto ed il dialogo sono un bene prezioso, ma richiedono la volontà di ascolto reciproco senza retro-pensieri e strumentalizzazioni (sempre in agguato, soprattutto quando si è in odor di campagna elettorale); soprattutto è bene lasciare alla porta semplici slogan propagandistici e di effetto immediato con il ritornello “a Cernusco non si investe sulla scuola…”.

In questo campo non temiamo smentite: con questa Amministrazione si sono rilanciati gli investimenti sulle scuole in termini di programmazione con la creazione della Conferenza Permanente dell’Istruzione, il coordinamento nella raccolta delle iscrizioni, il nuovo piano di dimensionamento scolastico …; di risorse, riuscendo a mantenere – nonostante le evidenti difficoltà economiche - il buon livello dei servizi scolastici, anche coinvolgendo direttamente le associazioni e le realtà del territorio

Non di meno si sono dati luogo a massicci interventi sulle strutture scolastiche, alcuni conclusi come la creazione di tre nuove classi nella scuola dell’Infanzia di via Buonarroti, il rifacimento delle palestre di via Mosè Bianchi e di Piazza Unità d’Italia, la creazione della rampa che consente l’accesso alle persone con disabilità nell’auditorium di via Manzoni, altri già programmati a breve come la riqualificazione energetica dell’edificio della scuola Media di Piazza unità d’Italia con la sostituzione completa degli infissi e la realizzazione del nuovo polo scolastico ad est di Cernusco.

Una città che investe sulla scuola è la sintesi di 5 anni di lavoro ed un impegno concreto per il futuro. Meglio questa Cernusco.

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