mercoledì 30 giugno 2010

Contro il ddl "bavaglio", il PD Milano aderisce alla manifestazione

Il Partito Democratico scende in piazza per protestare contro il ddl Alfano. Domani, giovedì 1 luglio, il PD aderirà alla manifestazione nazionale indetta dalla Fnsi, il sindacato unitario dei giornalisti, in Piazza Navona a Roma (ore 17). In contemporanea nelle principali città italiane, a Londra e Parigi, si terranno presidi con interventi e testimonianze di giornalisti, politici, magistrati, attori e cittadini. "Saremo in piazza Navona e in tutte le città italiane - spiega il segretario PD Pierluigi Bersani (leggi qui l'intervista completa)- per difendere la libertà di informazione e la Costituzione. Siamo fortemente critici nei confronti del ddl. Pensiamo che il problema dell'uso improprio delle intercettazioni vada affrontato alla fonte e che non possa essere il pretesto nè per ridurre gli interventi della magistratura, nè per mettere bavagli alla stampa".

La manifestazione di domani è promossa da Fnsi, Cgil, Popolo Viola, Libertà e Giustizia, Arci e Agende Rosse. La segreteria metropolitana milanese del PD invita iscritti e simpatizzanti all'adesione, domani 1 luglio, a partire dalle ore 18,30 in Piazza Cordusio a Milano. Si invitano i partecipanti a portare tricolori italiani e bandiere del PD.

Martesana, assemblea dei circoli di zona

Domenica 4 luglio 2010 dalle ore 09.30 alle 12.30, presso la nuova festa del PD promossa dai Circoli del Trezzese, a Pozzo d'Adda in via delle Industrie si terrà  l'Assemblea dei Circoli della zona Adda Martesana.

Con questo appuntamento si conclude anche nella nostra zona il lungo percorso congressuale che ha portato prima ad eleggere i Portavoce e i Coordinatori dei nostri Circoli e adesso il Coordinatore dei Circoli della Zona.

L’appuntamento è stato più volte rimandato a causa degli altri impegni che ci hanno occupato in queste ultime settimane.

Le feste della nostra zona sono partite e, o comunque sono in fase di allestimento.

Concluderà i lavori il segretario della Nostra Federazione Roberto Cornelli.

Gli iscritti del circolo di Cernusco sul Naviglio che volessero partecipare, sono pregati di scrivere al nostro indirizzo mail

giovedì 17 giugno 2010

Vecchia Filanda, tocca alle Associazioni

Vecchia Filanda, ci siamo. 8 luglio 2010: entro questa data le associazioni e e realtà del Terzo settore dovranno dichiarare il loro interesse a partecipare all’elaborazione del progetto di riutilizzo dell'edificio (clicca qui e qui per saperne di più). Il bando è disponibile qui. Insomma, la coprogettazione, l'approccio innovativo scelto dall'amministrazione comunale (e condiviso dal Partito democratico) per ripensare il futuro dell'edificio, muove i primi passi. Nel frattempo è stato affidato l’incarico ai professionisti che elaboreranno il progetto complessivo della struttura. Come spiega il sindaco Eugenio Comincini nel sul blog: «Se tutto va bene (incrociamo le dita…), per l’inizio del 2011 potranno iniziare i lavori e per la fine del prossimo anno avremo la… Nuova Filanda!». Associazioni, fatevi avanti!

mercoledì 16 giugno 2010

19 giugno, a Roma contro la Manovra

Il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, ha annunciato sulla pagina dei suoi sostenitori su Facebook la Manifestazione nazionale del Pd per sabato 19 giugno al Palalottomatica di Roma. E su internet ha rivolto un invito ad esserci "per un'altra politica economica, per la crescita e il lavoro, contro una manovra ingiusta e sbagliata, per dare voce a tutti i protagonisti sociali colpiti dalle scelte del governo. Vieni anche tu, facciamoci sentire!".

Aderisci alla pagina facebook della manifestazione. Anche il segretario regionale Maurizio Martina invita tutti i democratici a partecipare, con una lettera.

Care democratiche, cari democratici,

la manovra finanziaria della destra e della Lega è inefficace, sbagliata, iniqua e ingiusta. Perché non risolve i problemi del Paese, non affronta i nodi strutturali, non contiene investimenti per la crescita e lo sviluppo mentre grava sui più deboli, sulle persone e sulle famiglie - sempre quelle - cui il Governo continua a mettere le mani in tasca.
Nella sola Lombardia stiamo parlando di 637 milioni di euro di tagli al trasporto pubblico, ai servizi per minori e anziani, alle politiche per l'ambiente, all'edilizia pubblica, alle imprese.

Per questo Sabato 19 giugno il PD Lombardo parteciperà alla grande manifestazione nazionale con Bersani al Palalottomatica di Roma: ti invitiamo a esserci. Contatta la tua federazione provinciale o il tuo circolo per avere informazioni sui pullman organizzati per partecipare.

Ogni Federazione provinciale del partito ha ricevuto in queste ore i manifesti e i volantini della campagna regionale che denunciano il tradimento della Lombardia ed evidenziano le controproposte del Partito Democratico: c'è davvero bisogno di tutta la forza e di tutto l'impegno dei nostri circoli e dei nostri militanti. Dovremo diffonderli davvero casa per casa, via per via, nei nostri Comuni.

Il tempo delle illusioni e delle promesse è finito. I nodi vengono al pettine e si vede come la Lega e la destra al Governo stanno schiacciando il futuro degli italiani. Il Pd lo dirà con forza.

Maurizio Martina
Segretario PD Lombardo

lunedì 14 giugno 2010

Una nuova strada (e strade nuove)

Sabato mattina è stata inaugurata ed aperta al traffico la nuova strada di collegamento tra le vie Fontanile e Dalla Chiesa ed è stato intitolato il tratto centrale ai giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Il racconto del sindaco Eugenio Comincini sul sul blog. E il servizio video dalla testata giornalistica Fuori dal Comune.

Scuola/2. Se prevale il faidate

di Franca Andreoni
Si sono appena chiuse le scuola, l'attenzione si è incentrata più che sulle feste di fine anno, sulle manifestazioni indette da genitori, insegnanti contro i tagli della legge Gelmini: tagli che impoveriscono il nostro sistema educativo. E i tagli riguardano tutti gli ordini di scuole. In questi giorni abbiamo appreso dalla stampa l'aumento dei ragazzi non ammessi agli esami di maturità e bocciati nelle altri classi delle superiore. Alla fine dell'anno erano stati lanciati campanelli d'allarme da parte dei dirigenti: mancavano soldi per affrontare i corsi per il recupero crediti nelle varie materie, ed anche per i supplenti. Un altro modo per mortificare la scuola pubblica e rendere insufficiente l'offerta formativa. Insomma la scuola, l'istruzione come la cultura non rientra fra le priorità del governo di centro destra, anzi sono settori di fatto ritenuti... rami secchi.

Settimana scorsa i genitori della scuola dell'obbligo sono arrivati in piazza Unità d'Italia con i loro figli e i rispettivi docenti per lanciare un campanello d'allarme: tagli alle compresenze, tagli alle creazione di nuove classi di tempo pieno, e quindi tagli ai laboratori e alle uscite didattiche e a quanto in questi anni è stato fatto per arricchire l'insegnamento .

L'amministrazione, solidale con le famiglie, porterà in consiglio un ordine del giorno dove da una fotografia impietosa, che impoverisce la scuola, chiede sindaco in testa, di dare alle scuole un numero di docenti tali da soddisfare le richieste delle famiglie e garantire il funzionamento di tutte le classi fornendo un servizio di qualità, di bloccare i tagli indiscriminati e di investire nell'istruzione non solo per uscire dalla crisi ma per puntare sulle nuove generazioni e sul futuro del nostro paese.

A settembre, con la riapertura del prossimo anno scolastico, si gioca la partita decisiva, infatti i tagli della legge Gelmini sono triennali, e se li vogliamo leggere non dobbiamo farci cogliere di sorpresa, ma creare le condizioni perché richieste di diritti sanciti dalla costituzione vengano rispettati.

Per il momento mi pare che la nostra scuola sia più l'affermazione del fai da te, della buona volontà di insegnanti e genitori che diventano titolari a rimediare alle così dette “nozze con i fichi secchi”. Due esempi registrati personalmente. Dialogo fra genitori: “L'anno prossimo gli insegnanti devono essere creativi e propositivi per superare le carenze dello stato”. Ma come c'è stata la guerra dichiarata unilateralmente dal Ministro Brunetta per far passare, e con successo, che i docenti erano tutti fannulloni.....e ora ???

L'altro esempio. Un volantino trovato in un negozio: una presentatrice Avon devolverà il 10% del suo incasso alla scuola di via Manzoni e via Dante per contribuire a mantenere alto il livello dell'offerta formativa. Un gesto che può aiutare la nostra scuola, forse il ministro Gelmini dovrebbe apprezzare lo sforzo...

Scuola/1. Ecco perché è sempre più povera

di Carmina Lo Bosco
Il discorso sulla scuola è lungo e difficile. Se ne parla sempre, spesso in modo negativo, ma pochi sono quelli che hanno voglia di approfondire, di affrontare con serietà le questioni. I governi di centro- destra hanno proposto e attuato “riforme”che obbedivano essenzialmente a bisogni di cassa, e non si sono posti minimamente gli obiettivi di ammodernare l’istituzione, fondamentale per la crescita sociale e civile del paese.

Un solo ministro di sinistra, Berlinguer, aveva proposto un progetto organico e lungimirante che cercava di avvicinare la scuola italiana a quella degli stati europei più sviluppati . Come molti ricorderanno, il governo cadde e tutto si fermò. L’opposizione di centro- estra di allora, Casini in testa, deprecarono il progetto e,molto probabilmente molti della stessa sinistra e del sindacato non ne furono convinti.

Si ricorda la fine che fece la proposta del “concorsone”, primo e unico strumento ( forse discutibile) che cercava di introdurre un briciolo di meritocrazia. Negli ultimi anni tutti gli interventi hanno impoverito e declassata la scuola pubblica, mentre quella privata ne ha tratto vantaggi , soprattutto economici.

E arriviamo all’attualità: si scopre che i tagli di organico,  effettuati lo scorso anno,  continuano negli effetti e che le scuole , soprattutto primarie , non riescono a soddisfare le richieste di tempo pieno. Da qui le proteste e l’amarezza di docenti e genitori. La manovra finanziaria , proposta dal governo, attacca frontalmente il personale, umiliandolo e sopprimendone i diritti.  Forse non tutti sanno che lo stipendio di un docente, a fine carriera ( 40 anni di servizio), non arriva neppure alla metà dei 90 mila euro dei dirigenti pubblici, tetto massimo oltre il quale per questi scatterà, secondo la manovra, un taglio del 5%. Invece per i docenti e personale ATA, fra blocco del contratto e scatti congelati, ci sarà un taglio del 10%. Non si tiene conto della tipicità dei contratti del personale della scuola, dove lo scatto di carriera arriva ogni 7 anni! Non si può trascurare, inoltre, la norma – sarebbe meglio chiamarla multa- anti-fannulloni di Brunetta, che indistintamente toglie soldi per la malattia , sia a chi si assenta qualche giorno in tutto l’anno, sia a chi si assenta per lunghi periodi. 


Per chi andrà in pensione nei prossimi anni, la liquidazione sarà erogata a rate! Come se non bastasse, è notizia degli ultimi giorni, che la quota del 30% dei i soldi risparmiati dai tagli previsti dal decreto 112/2008 , che sarebbero stati usati per la produttività, andranno a saldare i debiti ( oltre 900 milioni) che lo stato ha accumulato negli anni con le scuole , le quali non hanno avuto i trasferimenti per supplenze brevi e spese di funzionamento, comprese le spese per le pulizie.

Lo scenario che ci si presenta davanti agli occhi mostra come, mentre i sindacati si presentano divisi, la strategia governativa sia stata fin qui vincente: dividere per operare con tranquillità i peggiori attacchi ai diritti di tutti. Il rimpianto è quello che su questo tema, in particolare, il centro-sinistra avrebbe potuto portare avanti una riforma da posizioni progressiste invece si assiste allo svilimento graduale e costante della scuola pubblica; non mancano nel PD le capacità e le idee: bisogna rispondere colpo su colpo investendo sui concetti di meritocrazia, equità, solidarietà. Ai dirigenti politici si chiede più coraggio e meno individualismi, perché dalle divisioni inconsistenti si ottiene solo danno, per tutti!

venerdì 11 giugno 2010

Alleanze, intervista a Paolo Della Cagnoletta

«Ci stiamo ancora confrontando con Obiettivo e Idv e niente è escluso. Nemmeno l’ipotesi di rimpasto interno». Clicca qui per leggere l'intervista completa uscita su Cernusco InFolio. E qui la fine del post.

giovedì 10 giugno 2010

Legge bavaglio, diamo una scossa democratica


Venerdì 11 giugno in piazza San Babila, a Milano, ore 17

Il ddl intercettazioni è l’ennesima norma ad personam per il premier. La tutela della privacy invocata a gran voce dalla maggioranza è solo un pretesto per colpire stampa e magistratura attraverso pesanti sanzioni per gli organi d’informazione e forti limitazioni all’utilizzo delle intercettazioni.

Una legge che minaccia la legalità e la democrazia.

Una legge voluta da Berlusconi con il consenso di finiani e leghisti, che tutto il Pdl ha blindato ricorrendo all’ennesimo voto di fiducia.

Il PD di Milano dice no a questa legge il cui unico obiettivo è limitare la libertà d’informazione e intralciare il lavoro degli inquirenti.

Diamo una Scossa Democratica per dire NO ALLA LEGGE BAVAGLIO

Venerdì 11 giugno alle ore 17.00
in Piazza San Babila.

Intervengono: Roberto Cornelli, Emanuele Fiano, Francesco Laforgia, Pierfrancesco Majorino, Matteo Mauri ed esponenti del mondo dell'informazione

Per aderire all'appello e per informazioni: scossademocratica@gmail.com

Scuola, i tagli della Gelmini colpiscono anche a Cernusco

La Gelmini taglia, le scuole vanno in sofferenza. Anche nella nostra città. I genitori protestano (lunedì si è svolta un'occupazione simbolica nel Primo e nel secondo circolo, al termine della quale è stato redatto un documento). E la questione arriverà presto anche in Consiglio comunale, con una mozione promossa dai partiti della maggioranza. Il Partito democratico sta dalla parte dei genitori. E della scuola pubblica. (scarica il testo cliccando qui)

La manifestazione dei genitori, inizialmente era stata indetta dal Comitato genitori del Secondo Circolo a seguito della riduzione di 2 insegnanti e mezzo nell'organico assegnato per il prossimo anno scolastico, ma si è allargata poi al Comitato genitori del Primo Circolo, alle prese con gli stessi problemi di riduzione d'organico. Si sono svolte assemblee nei tre plessi: in via Mosè Bianchi e in via Don Milani, con la presenza di alcuni membri dell'Amministrazione comunale, mentre in via Manzoni i genitori hanno incontrato la dirigente scolastica.

Le cifre parlano chiaro: nel prossimo anno scolastico 2010-2011 per poter attuare il Piano dell’offerta formativa delle nostre due Scuole Primarie, sottoposti ai genitori all’atto dell’iscrizione dei loro figli, sono indispensabili:

* per il Primo Circolo Didattico 57 docenti + 10 ore per 26 classi a tempo pieno e 4 a tempo modulo Nell’organico di diritto dell’anno scolastico 2010-2011, invece, sono stati assegnati solo 55 insegnanti: mancano quindi quasi 2 insegnanti + 10 ore

* per il Secondo Circolo Didattico 56 docenti per 28 classi a tempo pieno. Nell’organico di diritto dell’anno scolastico 2010-2011, invece, sono stati assegnati solo 53 insegnanti + 10 ore: mancano quindi quasi 3 insegnanti.


I tagli, si legge nella mozione di maggioranza (in completo accordo con quanto affermato anche dai genitori nel loro documento), comporteranno «la formazione di classi prime con un tempo scuola inferiore a quello richiesto e disagi anche alle classi già in corso e imporrà a molte famiglie una scelta didattica e organizzativa diversa rispetto a quella sottoscritta al momento dell’iscrizione. Anche nelle classi che sulla carta avrebbero un tempo scuola di 40 ore, l’utilizzo delle compresenze di tutti gli insegnanti del plesso per permettere di completare l’orario e per sostituire i colleghi assenti, provocherà la rotazione di molti insegnanti sulla stessa classe (fino a 7 docenti) per coprire un orario frammentato e disorganico, l’abbandono delle attività a piccoli gruppi e di laboratorio, oltre che delle uscite didattiche. Sia i genitori che gli insegnanti sono consapevoli che la continuità didattica e le suddette attività non possono essere considerate un lusso o uno spreco, ma rispondono a fondamentali esigenze di apprendimento degli alunni»
Per questi motivi, la maggioranza, nella sua mozione esprime «il proprio netto dissenso per la riduzione del numero di docenti prevista per il prossimo anno scolastico nelle Scuole Primarie del territorio e profonda preoccupazione per le ricadute che essa avrà sull’organizzazione didattica». E chiede:

«Al Signor Sindaco di attivarsi – anche coinvolgendo tutte le forze politiche – affinché:
- vengano restituiti i docenti necessari a soddisfare le richieste delle famiglie
- si garantisca il funzionamento di tutte le classi fornendo un servizio di qualità, così come è avvenuto negli ultimi decenni
- si blocchino i tagli indiscriminati all’istruzione, alla formazione e alla cultura
- si investa nell’istruzione di qualità come risorsa prioritaria per uscire dalla crisi economica e dalla perdita di competitività del nostro Paese
- si investa nelle nuove generazioni e nel futuro dell’Italia».

mercoledì 9 giugno 2010

Vecchia Filanda, sussidiarietà messa in pratica


Quando un fatto concreto vale più di mille enunciazioni teoriche.

di Mauro Andreoni
Il principio di sussidiarietà è uno dei pilastri teorici della dottrina sociale della chiesa, delineato per la prima volta nella fondamentale enciclica “Rerum Novarum” da Leone XIII nel 1891.


Non è tuttavia un concetto esclusivamente e originariamente “cattolico” perché in modo incompleto o velato è più volte enucleato da pensatori di differente impostazione culturale, dalle Sacre Scritture ed Aristotele in poi.

La nostra costituzione, nella riforma proposta dai primi governi di centro-sinistra della cosiddetta seconda repubblica e poi approvata il 7 ottobre 2001 con referendum popolare, introduce compiutamente il principio di sussidiarietà all'articolo 118.

Anche i trattati europei attingono largamente a questo principio.

Quello che ci preme sottolineare è che il principio di sussidiarietà è praticamente divenuto patrimonio universale di tutti i politici di buona volontà e per questo risulta del tutto ingiustificato l'utilizzo quale “clava ideologica” del quale taluni ne fanno, per mettere in cattiva luce l'avversario politico.

Naturalmente, come tutti i concetti teorici deve essere quotidianamente declinato nella realtà da chi è chiamato a governare la società, altrimenti rischia di restare un vuoto enunciato oggetto di insipide discussioni accademiche.

Riteniamo che un buon esempio di applicazione della sussidiarietà sia il percorso amministrativo che sta seguendo la ristrutturazione della cosiddetta “Vecchia Filanda”.

Le associazioni cernuschesi sono chiamate a raccogliere la sfida di una futura gestione comunitaria, secondo criteri individuati in accordo con l'amministrazione pubblica.

Spesso vale più un fatto concreto che mille enunciazioni teoriche.

Stranieri, torniamo a parlarne

Non lasciamo cadere il buon lavoro fatto dal Comitato 1° marzo a Cernusco e Pioltello. Ricominciamo a lavorare sul tema dei diritti. Una lettera aperta alle forze politiche e sociali della città

di Jasmine La Morgia

Si svolge in questi giorni a Cernusco la terza edizione della Festa delle Culture. Si tratta di un’iniziativa promossa dall’Assessorato alle Politiche Sociali che coinvolge le associazioni e le scuole della città impegnate in un percorso di pedagogia culturale rivolta alla formazione ed alla crescita della sensibilità nei confronti di culture diverse dalla nostra.

Oggi Cernusco è citata come esempio di integrazione esemplare, anche da Don Gino Rigoldi, elemento significativo se si pensa che solo dieci anni fa era la città dove un sindaco leghista aveva deliberato un premio in denaro al contadino che avesse inondato di letame il campo nomadi. Ciò vuol dire che la politica può fare molto per la crescita culturale della cittadinanza.

E’ anche vero che la città vive rispetto agli stranieri una condizione, diciamo così, di privilegio: gli stranieri residenti sono meno del 5% della popolazione, pochissimi se si pensa al 20% della vicina Pioltello e al 13% di Milano. E’ chiaro quindi che i temi dell’immigrazione e della presenza di stranieri non sono vissuti e gestiti come un’emergenza.

Può essere quindi il contesto giusto per parlare di stranieri non solo attraverso le iniziative di promozione culturale e sociale che possono lenire la durezza dei problemi ma non risolverli. È infatti alla politica che oggi gli stranieri chiedono risposte. La loro presenza impone alla politica di rileggere la sfera dei diritti, perché il carattere universale dei diritti viene declinato solo in relazione alla cittadinanza e non alla persona umana. Nella relazione fra la garanzia dei diritti politici per tutti, intesi come persone, e la condizione di cittadinanza sta la sfida dei nostri tempi.

Questa era stata l’intuizione e la richiesta principale dei comitati sorti per il primo marzo, la giornata senza stranieri. Anche a Cernusco il comitato primomarzo2010, formato da associazioni, forze politiche e stranieri, aveva lavorato in questo senso, insieme con quello di Pioltello. L’insieme delle associazioni presenti aveva poi preferito ritornare al tradizionale percorso solidaristico.

L’appello che vorrei lanciare alle componenti politiche e sociali della città di Cernusco e a quelle di Pioltello è di non lasciar cadere il buon lavoro svolto dal comitato, ma di farsi promotori di iniziative e proposte che riguardino la sfera dei diritti politici degli stranieri, in particolare il diritto di partecipazione alla vita sociale e politica della comunità in cui vivono. Perché i diritti politici riguardano tutti, anche noi. Riprendiamo a parlarne e a lavorare insieme.

martedì 1 giugno 2010

Costituzione, scuola, omofobia, cultura: il Pd si mobilita

Domani Piazza Castello, per la Repubblica e la Costituzione. Giovedi davanti al Provveditorato, contro i tagli (vergognosi) alla scuola. Sabato alle Colonne, per parlare con i ragazzi e denunciare l'aggressione ai due giovani omosessuali. Lunedi conferenza stampa e iniziativa in Piazza della Scala, a favore del patrimonio artistico e culturale di Milano, contro i tagli della finanziaria. Il Pd c'è. Dateci una mano.  
Mercoledi 2 Giugno, manifestazione nazionale "Insieme per la Costituzione
Repubblicana". Il corteo, indetto da Acli, Anpi, Arci, Cgil, Casa della Carità, Libera, e tante altre associazioni, partirà alle ore 14 dai Bastioni di Porta Venezia. Al termine del comizio, in piazza Castello, interverrà il segretario nazionale della Cgil Guglielmo Epifani. 

Giovedi 3 Giugno, davanti al Provveditorato di Via Ripamonti parteciperemo al presidio contro i tagli alla scuola e contro una politica miope del governo che mortifica i saperi e la formazione.
Sabato 5 Giugno, insieme ai Giovani Democratici, dalle 21,30 in poi, faremo un volantinaggio, alle Colonne di San Lorenzo, luogo in cui sabato scorso è avvenuta l´aggressione di una coppia di ragazzi omosessuali. Parleremo con i ragazzi che frequentano le Colonne e denunceremo un clima che non ci piace. Per impedire che anche in questa città, da sempre rispettosa della libertà e dei diritti degli individui, si ripetano episodi di inciviltà come quelli avvenuti a Roma e in altre città.
Lunedi 7 Giugno terremo una conferenza stampa sui tagli alla cultura della manovra finanziaria e organizzeremo un momento pubblico, in Piazza della Scala, per dire che i tagli penalizzano il patrimonio artistico e culturale della città che invece è leva di sviluppo non solo culturale ma anche economico e fonte preziosa di attrattività e internazionalizzazione della città di Milano.

Roberto Cornelli, segretario metropolitano Pd Milano
Francesco Laforgia, coordinatore cittadino Pd Milano.